Ormai si parla sempre di più di Crypto Arte e di NFT, ma quanto vale questo mercato?
Tanto, anzi tantissimo. Parliamo oramai di milioni di dollari anzi di Cryptovalute.
Ogni giorno, ora dopo ora sale senza tregua il transato in opere d’arte digitali
sotto forma di collectible NFT.
Agli occhi di moltissimi, tutto sembra essere iniziato quando la casa d’aste Christie’s
ha proposto per la prima volta nella storia un’opera d’arte “non fisica”.
Si tratta di “Everydays -The First five thousand Days” –
realizzata dall’artista illustratore Mike Winkelmann, meglio conosciuto come “Beeple”
che il 25 Febbraio 2021 è stata proposta con una base di soli 100 dollari.
A poche ore dal “Drop”, che nel gergo crypto indica la messa in vendita dell’opera questa
è passata rapidamente ad oltre 2,5 milioni di dollari in offerte con circa trenta offerenti.
l’11 Marzo la svolta, le offerte hanno infranto il record assoluto mondiale per la Crypto Art
e l’asta si è chiusa a oltre 69 milioni di dollari.
Beeple, ha superato il risultato personale di 6,6 milioni di dollari per singola opera
e raggiunge oltre 99 milioni di dollari di vendite totali in Crypto Art.
Da quel momento nulla sarà come prima, la Crypto Art è entrata nell’immaginario comune
come un concreto nuovo mercato attivo liquido milionario e spregiudicato.
Oggi secondo la piattaforma Crypto Art, le transazioni legate alla vendita,
primaria e secondaria degli NFT, superano i 340 milioni di dollari significa oltre 185 milioni di Ethereum,
la criptomoneta di riferimento, che al cambio del valore attuale
dove un ETH vale circa 2.000 dollari, ha una crescita esponenziale delle vendite mese dopo mese.
A differenza del tradizionale mercato dell’arte da sempre riconosciuto come opaco e poco normato,
la parola d’ordine per il mercato della Crypto Art è trasparenza.
Attraverso il registro blockchain, infatti, è possibile verificare e tracciare puntualmente i trasferimenti
passati e futuri di ogni opera a tutela della provenienza e dell’autenticità delle opere d’arte.
Non ci resta che tenere d’occhio questo mercato in folle crescita!
La crypto art è pensata come un’arte nuova basata sulla scarsità e sulla possibilità al 100% di validare un’opera. Come in un normale quadro fisico, validato dalla firma dell’artista, anche un’opera digitale può essere validata nella stessa maniera ma digitalmente attraverso un NFT o Non-Fungible Token. L’NFT è una particolare firma digitale unica ed irripetibile che valida l’autenticità dell’opera digitale ed è contenuta all’interno della blockchain Ethereum (una blockchain è un registro digitale, una struttura dati condivisa e immutabile). La differenza con un’opera classica è che oltre a non essere fisica, è impossibile contraffarla, appunto perché la blockchain Etherum, come tutti protocolli simili a questa criptovaluta, non è riscrivibile, non è controllata da nessuno e può essere accessibile da qualsiasi computer al mondo. Quindi una volta caricato L’NFT dell’opera digitale rimane lì per sempre ed è immutabile. Inoltre qualsiasi persona, collegandosi a particolari siti, può controllare il codice di ogni NFT registrato sulla blockchain.
Tutto si basa sulla scarsità e sul valore che l’acquirente dà all’opera. Ovviamente creando un NFT unico o anche un multiplo numerato di una stessa opera si crea qualcosa che non tutti possono avere. Solo chi ha in mano (in questo caso nel portafoglio digitale) l’NFT è il reale proprietario di quel manufatto digitale. Questo processo ovviamente è diverso da scaricare semplicemente l’immagine, il video la gif etc., l’opera digitale viene ad assumere così completamente un altro valore. I crypto collectors (ovvero i collezionisti di manufatti digitali) investono soldi in questo nuovo mercato per svariati motivi: alcuni lo fanno per fare compravendita di opere tra collezionisti, altri solo per il gusto di avere un’opera digitale unica per sé, altri per incentivare e supportare il lavoro di molti artisti digitali.
Prima di tutto serve un portafoglio digitale e liquidità in criptovaluta. Esistono tanti modi per acquistare Etherum, dipende in che modo e con quale metodo di pagamento si vuole pagare. Successivamente dopo aver aperto un profilo d’artista, su uno dei siti sopra citati, bisogna creare l’NFT per l’opera che si vuole pubblicare. Questo processo viene chiamato “minting” e consiste nel generare e registrare sulla piattaforma Ethereum l’NFT dell’opera. Per come è costruito il protocollo della criptovaluta questo processo ha un costo chiamato “gas” e appunto si parla di un “gas fee”. Il gas non è altro che una tariffa che bisogna pagare per validare la transizione e scrittura dell’NFT sulla blockchain.
I lati positivi della compravendita delle opere digitali sono primo fra tutti la trasparenza e la semplicità di validazione della firma digitale, cioè dell’NFT, dove ognuno può controllare l’originalità dell’opera senza intermediari. Il secondo lato positivo è la possibilità di poter vendere manufatti digitali di diversa natura ampliando così la diversificazione di opere d’arte che si possono possedere. Il terzo lato positivo è la nuova possibilità di un’entrata economica per gli artisti digitali che possono finalmente trovare un mercato che si adatti perfettamente al genere di opere che producono e di poter controllare tutte le future vendite che l’opera subirà e da esse guadagnare attraverso il diritto di seguito.
Creata da Mike Winkelmann, un artista digitale noto come Beeple.
Collage di 5.000 foto che l’artista ha pubblicato online ogni giorno, dal 2007 al 2020. All’asta di Christie’s, l’opera digitale ha battuto ogni record, superando le offerte per dipinti di pittori famosi come J.M.W. Turner, Georges Seurat e Francisco Goya.
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